LA CRISI DEL GREGGIO PESA SU MOSCA – Le incertezze del petrolio (che anche oggi sta già vedendo svanire il suo recupero e torna a oscillare sui 30,40 dollari al barile) pesano sempre di più sulla già malconcia economia russa, su cui continuano anche a gravare le sanzioni economiche occidentali scattate dopo l’escalation militare con l’Ucraina dello scorso anno.
SI PROSPETTANO ROBUSTI TAGLI DI SPESA – Il Reserve Fund russo, costituito dalle rendite petrolifere e che viene utilizzato per colmare il deficit di bilancio (che è stato scritto prendendo come prezzo medio del petrolio il valore di 50 dollari al barile), ha già visto calare del 30% il suo valore dall’inizio dello scorso anno a 59,35 miliardi di dollari e rischia di esaurirsi completamente entro la fine dell’anno se non verranno varati robusti tagli alla spesa, secondo quanto ha dichiarato il ministro delle Finanze di Mosca, Anton Siluanov.