Bce: cresce il numero di chi prevede nuovi tagli a marzo

LA BCE DOVRA’ TAGLIARE ANCORA – La Bce potrebbe essere forzata a erogare ulteriori stimoli per cercare di controbattere la spinta deflazionistica che il crollo delle quotazioni petrolifere comporta per l’Eurozona. Lo pensa il 61% dei partecipanti a un sondaggio effettuato dall’agenzia Bloomberg, percentuale in crescita rispetto al 40% dello scorso dicembre. Da quando ha avviato il suo quantitative easing la Banca centrale europea, oltre 10 mesi fa, i prezzo sono a malapena saliti mentre il tempo previsto perché l’inflazione torni attorno al 2% annuo indicato come target desiderabile da Eurotower è stato raddoppiato.

NUOVE MISURE FORSE GIA’ A MARZO – Nessuno pensa che già giovedì, quando tornerà a riunirsi il board della Bce, apparso diviso su quale possa essere la strategia più corretta da seguire per far ripartire i prezzi, possa essere presa alcuna nuova decisione (tanto più che non è neppure in programma la consueta conferenza stampa di Mario Draghi), ma un numero crescente di analisti non esclude una nuova riduzione dei tassi a marzo.  Sempre che la strada di ulteriori tagli possa poi rivelarsi quella idonea per rilanciare prezzi e crescita economica in un contesto che resta fortemente volatile.

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