Citigroup taglia i target price delle banche italiane

CITIGROUP TAGLIA I TARGET DELLE BANCHE ITALIANE – Banche italiane: secondo Citigroup le prospettive restano a rischio, mentre il processo di integrazione va avanti al rallentatore. Per questo gli analisti stamane in un report dedicato al settore creditizio tricolore hanno pesantemente rivisto al ribasso i target price su cinque istituti quotati, i cui titoli stanno perdendo rapidamente quota e sono in molti casi sospesi al ribasso. Nel caso di Ubi Banca il prezzo obiettivo è stato tagliato da 7,1 a 4,9 euro per azione (-30%); il titolo al momento è sospeso con un ultimo scambio a 3,868 euro (-5,11%) e poco meno di 3 milioni di pezzi scambiati.

RAFFICA DI SOSPENSIONI AL RIBASSO A MILANO – Per Bper il target è stato portato da 8,7 a 6,8 euro (-22%); titolo sospeso a 4,752 euro (-5,4%) dopo 2,3 milioni di pezzi passati di mano.  Nel caso di Bpm si è passati da un euro a 85 centesimi (-15%); anche in questo caso è scattata la sospensione per il titolo a 64,85 centesimi (-8,91%), con quasi 25,3 milioni di pezzi già transati. Il Banco Popolare ha visto il target price tagliato da 15 a 10,10 euro (-33% circa) ed è sospeso a 8,19 euro (-8,78%) dopo che sono stati scambiati poco meno di 1,6 milioni di azioni. Infine Mediobanca ha visto il prezzo obiettivo scendere da 11,2 a 9 euro (poco meno del 20% di ribasso) ma per ora continua a trattare, in calo del 3,82% a 6,675 euro per azione, con 2 milioni di pezzi passati di mano.

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