Saipem cede ancora, inoptato pari al 12,2%

SAIPEM, INOPTATO PARI AL 12,2% – L’aumento di capitale da 3,5 miliardi di euro lanciato da Saipem per rimborsare debiti nei confronti della capogruppo Eni si è confermato tutt’altro che facile da digerire per il mercato, nonostante fosse interamente garantito da un pool di banche. La conferma è giunta con una nota che segnala come l’operazione sia stata per ora sottoscritta all’87,8%, ovvero che l’inoptato è pari al 12,2% per un controvalore di circa 427 milioni di euro.

GIUDIZI CONTRASTANTI IN BORSA – Alcuni analisti come quelli di Icbpi hanno commentato come “alla luce dell’andamento delle quotazioni dei diritti e dell’azione Saipem nel corso dell’aumento e del newsflow negativo proveniente dalle agenzie di rating”, questo risultato “possa essere considerato un successo”. Altri come quelli di Websim confermano di ritenere l’operazione poco interessante nonostante abbiano sul titolo un target price (40 centesimi) superiore ai prezzi attuali. Il mercato sembra dare loro ragione, visto che dopo una sospensione al ribasso Saipem tratta ora a 28,86 centesimi per azione, al di sotto del prezzo di esercizio dei diritti (32,6 centesimi per titolo), che saranno nuovamente offerti in borsa dal 15 al 19 febbraio prossimo salvo chiusura anticipata.

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