Bolle finanziarie spesso positive per l’economia reale
LA BOLLA ATTUALE – Un primo passo per comprendere le dinamiche delle bolle è quello di distinguere le conseguenze degli eccessi speculativi nei mercati creditizi da quelli nei mercati azionari. Infatti solo le tensioni sul sistema del credito danno luogo alle grandi crisi finanziarie e alle successive contrazioni dell’economia reale. Nonostante un aumento degli spread high yield ed un aumento del numero dei default (da ultimo Energy XXI e SandRidge Energy, che insieme hanno un debito di 7,6 miliardi di dollari, la scorsa settimana non hanno pagato gli interesse sul debito) la bolla legata al settore dell’estrazione (oil & mining) al momento non ha avuto ripercussioni rilevanti sul mercato del credito, ma solo sull’azionario. L’abbassamento delle quotazioni dei prodotti derivati dal settore estrattivo e petrolifero consentirà un aumento della fiducia dei consumatori, della spesa delle famiglie ed un salutare incremento del processo di deleverage del settore privato in occidente, tuttavia per le caratteristiche poco innovative in termini di tecnologia del comparto difficilmente consentirà la nascita di nuovi player o segmenti di mercato, come accaduto a seguito della bolla delle dot com.
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