Bank of America: a questi livelli è sempre più concreto il rischio “bolla”
BOND AD ALTO RENDIMENTO NON REMUNERANO RISCHIO – I bond high-yield in euro, ad esempio, sono arrivati a esprimere rendimenti in linea con i T-bond americani ed è una novità assoluta nella storia di questi strumenti. Una novità che ha attirato persino il Tagikistan che ha debuttato sul mercato degli eurobond con un’emissione da 500 milioni di dollari a 10 anni al tasso fisso del 7,125%, mentre l’Iraq ha raccolto in agosto un miliardo di dollari con un bond a 5 anni che paga il 6,75% e la Grecia ha raccolto i suoi primi 3 miliardi sul mercato dalla crisi del debito offrendo bond triennale con un rendimento del 4,625%. La sensazione diffusa è che a questi prezzi tali bond non remunerino adeguatamente il rischio che gli investitori assumono sottoscrivendoli.
QUOTAZIONI SEMPRE PIU’ IN BOLLA – Una situazione che preoccupa gli analisti di Bank of America Merrill Lynch che parlano di prezzi degli asset “sempre più a rischio bolla” per colpa degli attivi di bilancio accumulati dalle principali banche mondiali attraverso i rispettivi programmi di quantitative easing (il cui controvalore complessivo è ormai arrivato a 14 triliardi di dollari). Una situazione pericolosa in particolare per quegli investitori di lungo periodo come i fondi pensione che stanno in tutti i modi cercando di generare rendimenti ancora sufficientemente elevati, come ad esempio quelli statunitensi che non potendo investire in azioni stanno cercando rendimenti extra puntando su bond high-yield.
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