Bnp Paribas Re, il mercato è florido grazie agli stranieri

RINVIATA LA QUOTAZIONE DI IDEA RE SIIQ – Abortisce il secondo tentativo di progetto di quotazione per Idea Real Estate Siiq, in parte “a causa delle avverse condizioni dei mercati azionari manifestatesi da inizio 2016”. Eppure, c’è chi afferma senza mezzi termini che “per noi e per la finanza immobiliare, questo è un ottimo momento”. Soprattutto grazie alla presenza degli stranieri: su un valore di 8 miliardi di transazioni nel 2015 (per fare un confronto, quello Uk è grande cinque o sei volte), l’80% viene dagli investitori esteri. A raccontare lo stato di salute di un sistema e a snocciolare i dati di chiusura anno è Cesare Ferrero, country manager di Bnp Paribas Real Estate in Italia. Che spiega, nel corso di una conferenza stampa a Milano: “Il grande interesse dei clienti internazionali per il mattone viene anche dal contesto attuale dei mercati. Il denaro non costa niente, il rendimento dei titoli di stato è pressoché azzerato, e quindi sono alla ricerca di fonti di reddito alternative. La grande differenza è nei piani di investimento. Se prima erano a 3/5 anni, ora lo sono a 10/12 anni. Il che significa che gli stranieri hanno aspettative di investimenti stabili in Italia”. Il manager, poi, ha fatto sapere che al gruppo non interessa il mercato della quotazione. E sull’ipotesi di acquistare i crediti deteriorati? “Non ci interessa. Siamo molto specializzati sugli immobili e non rientra nei nostri piani di investimento, nemmeno con gli immobili del gruppo (in riferimento agli Npl di gruppo, ndr). Sarebbe una strada molto difficile dove si inserisce il problema del conflitto di interesse col cliente. Sul tema, noi diamo contributi in termini di competenza. Ma lì ci fermiamo”, precisa Ferrero.

I NUMERI DEL 2015 – Bnp Paribas Real Estate Italia ha chiuso il 2015 con un utile pre tasse pari a 11,5 milioni di euro che si confrontano con i 13,5 milioni dell’anno precedente. La causa del calo è da ricercare, secondo quanto spiegato da Ferrero, “in alcuni deal che avevamo immaginato, ma non si sono realizzati”. Queste partite, prosegue Ferrero, si chiuderanno probabilmente nell’anno in corso e di conseguenza il target resta a 15 milioni. Il fatturato si è attestato a 41 milioni in linea con i ricavi del 2014, il target resta a circa 44 milioni. Nel 2015 Bnp Paribas Reim Sgr ha lanciato 2 nuovi fondi di investimento immobiliare riservati a investitori istituzionali arrivando a superare i 6 miliardi di euro di aum attraverso 28 fondi in gestione. Per il 2016 sono sul tavolo nuove operazioni nell’investiment management pari 400 milioni di euro. “La dimensione sarà tra i 50 e i 70 milioni e la destinazione d’uso: uffici e high street retail. La location prescelta invece sarà Milano e Roma per incominciare mentre poi ci rivolgeremo agli altri capoluoghi di Regione. Cerchiamo un rendimento nel lungo termine”, precisa Ivano Ilardo, ad della sgr. Nel 2016 la società completerà la realizzazione della nuova sede di Bnl a Roma Tiburtina e in primavera prenderà il via il nuovo intervento di sviluppo residenziale a Milano in via Orti-Lamarmora.

POCO SPAZIO PER L’INVESTITORE RETAIL – Per l’investitore privato non c’è molto spazio se non quello dell’investimento diretto. In materia di possibilità sul mercato immobiliare italiano per un piccolo investitore privato, che non sia un family office o un paperone, conclude Ferrero: “un’idea potrebbe essere qualche gestione patrimoniale ma è il momento è molto delicato”.

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