Petrolio: l’Opec lima stime su domanda e potrebbe tagliare ancora

OPEC LIMA STIME DOMANDA PETROLIO – Proprio ora che le principali banche d’affari si andavano convincendo che per il petrolio il peggio potrebbe essere alle spalle, dall’Opec (l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, con sede a Vienna) fanno sapere che potrebbe non essere del tutto vero. L’organizzazione ha infatti ridotto di 50 mila barili al giorno le sue previsioni per la domanda di petrolio nel 2016, riducendole dunque a 1,2 milioni di barili al giorno (dagli 1,54 milioni di barili al giorno del 2015), a causa del rallentamento in corso in America Latina.

POSSIBILI ULTERIORI TAGLI – Non solo: gli analisti dell’Opec hanno fatto sapere che la frenata del Brasile e un inverno più mite del consueto nell’emisfero boreale potrebbero portare a ulteriori tagli, dato che al momento i fattori potenzialmente negativi sembrano pesare più di quelli positivi sull’andamento della domanda di greggio.  Il tutto avviene dopo che il greggio ha toccato il massimo degli ultimi due mesi, stamane, a Londra, in attesa dell’incontro di Doha questo fine settimana che dovrebbe vedere il completamento dell’accordo tra l’Opec e la Russia in tema di congelamento della produzione.

PRODUZIONE OPEC (TRANNE IRAN) CONGELATA – Al momento gli 11 paesi aderenti al cartello che parteciperanno sicuramente all’incontro di Doha (che sarà disertato da Libia e forse dall’Iran) pompano 487 mila barili di petrolio al giorno in meno dei livelli di fine gennaio. L’Arabia Saudita, che aveva già siglato con Mosca un primo accordo bilaterale, ha congelato già da due mesi la sua produzione, mentre l’Opec nel suo complesso a marzo avrebbero pompato in marzo 32,25 milioni di barili di petrolio al giorno, circa 14.900 al giorno in più di febbraio, in particolare a causa del progressivo incremento della produzione iraniana.

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