Joseph Little (Hsbc Global Asset Management): spazio ai portafogli diversificati

AMBIENTE FAVOREVOLE AGLI ASSET RISCHIOSI – Abbiamo ormai passato la metà anno ed è tempo di un primo bilancio, come nota Joseph Little, Chief global strategist di Hsbc Global Asset Management. Per quanto riguarda in particolare l’azionario, a fronte di un mix di buona crescita economica, bassa inflazione e bassa volatilità che hanno creato “un ambiente favorevole per gli asset più rischiosi”, come le azioni o le obbligazioni societarie, Little sottolinea come “per la prima volta dal 2010 la performance dei titoli statunitensi è stata peggiore rispetto a quella dei titoli degli altri paesi”.

RALLY AZIONARIO ANCORA INTATTO – Nel complesso, fino ad ora, i mercati mondiali azionari sono risultati abbastanza solidi, riportando performance migliori del previsto nonostante i forti timori geopolitici. Importanti eventi di mercato, quali la presentazione del nuovo programma politico dell’amministrazione statunitense, l’avvio della Brexit, i timori dovuti ai test missilistici della Corea del Nord e le elezioni francesi “non sono riusciti a sabotare il rally dei mercati azionari”. Così da inizio anno i titoli azionari “hanno riportato performance al rialzo superando le nostre attese per i profitti di lungo termine e per ora questi risultano più costosi”.

ATTENTI A SELEZIONE TITOLI E MIX REGIONALE – La scelta dei titoli e il mix regionale, secondo l’esperto, “avranno un peso ancora più significativo nel secondo semestre dell’anno. Non ci aspettiamo una significativa inversione di marcia nei mercati azionari, con l’economia mondiale apparentemente in ripresa e una “globalizzazione inversa” che non è avvenuta nel modo inizialmente previsto. Si ritiene, tuttavia, che le azioni abbiano raggiunto più o meno il loro fair value”. Per la seconda metà di quest’anno, “potremmo assistere a una “retromarcia” da parte di quegli investitori che in passato hanno sempre desistito di fronte all’investimento azionario, in particolar modo nei mercati emergenti”.

SERVONO PORTAFOGLI BEN DIVERSIFICATI – Questo, tuttavia, “potrebbe portare a un ulteriore crescita dei mercati. Ciò inoltre potrebbe rappresentare un chiaro punto di contrasto con tutti quegli investitori che hanno cercato di scegliere selettivamente le precise date di entrata e uscita dei mercati, sulla base delle previsioni di eventi manifestatisi a livello geopolitico dall’inizio dell’anno”. In pochi, nota ancora Little, hanno riscontrato successo, “dimostrando pertanto che, piuttosto che prevedere il mercato, solo un portafoglio ben diversificato rappresenta decisamente la miglior opzione contro il rischio”.

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