CINA CONTINUA RALLENTAMENTO – Non ha deluso le attese solo perché le attese erano già particolarmente contenute. Ma con una crescita del Pil del 6,7% su base annua l’economia cinese segna il minor incremento degli ultimi sette anni e conferma di attraversare una fase di ulteriore rallentamento rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno (+6,8%), dopo che il 2015 era già risultato (con un +6,9% medio) l’anno caratterizzato dalla crescita più debole degli ultimi 25 anni, dopo il +7,3% segnato nel 2014. Per il 2016 il governo di Pechino ha come obiettivo una crescita del Pil nella parte bassa della forchetta 6,5%-7%.
I SERVIZI CONTINUANO A FAR MEGLIO – Guardando con un maggior grado di dettaglio si notano tuttavia sacche di crescita ancora robuste, come nel settore dei servizi, che ormai dal 2008 cresce regolarmente più del settore manifatturiero (impegnato in una secolare riallocazione della forza lavoro dagli impianti cinesi verso impianti di altri paesi asiatici più concorrenziali sul costo del lavoro). Anche nel comparto manifatturiero crescono ancora in modo interessante come i beni di consumo, la tecnologia, la chimica e le utilities, come confermano anche indicatori quali le vendite al dettaglio (+10,5% a marzo) o gli investimenti in infrastrutture (+10,7% nel trimestre).