Ubs Am, perché la Cina deve riformare le imprese di stato

SCENARIO IN MIGLIORAMENTO – “Crediamo che le riforme strutturali in atto in Cina possano ridurre gli sbilanciamenti economici”. E’ l’opinione dei fondi Bin Shi, gestore dei fondi Greater China e China Opportunity che intravede dunque opportunità di investimento sui mercati della Repubblica Popolare. “La riforma più importante che la Cina dovrebbe mettere in atto”, scrive Shi in un commento, “a nostro avviso, è quella delle società a partecipazione statale”. Tale riforma, se attuata con successo e in maniera “logica”, secondo l’asset manager sbloccherebbe valore nell’ampio universo delle imprese di stato cinesi (State Owned Enterprises-Soe) tramite un aumento di efficienza, lo sviluppo di pratiche orientate al mercato e una migliore corporate governance. “Stiamo prestando attenzione ad ogni progresso di questa riforma e, al momento, riteniamo che sia necessario essere selettivi e disciplinati nell’investire in queste società”, aggiunge Shi.

CRESCITA E CONSUMI – “Nelle nostre strategie di investimento, ci stiamo concentrando sui quei settori che crediamo possano beneficiare delle riforme strutturali e della crescita cinese nel lungo periodo”, scrive ancora il gestore di Ubs Am. E’ il caso dell’healthcare, dell‘information technology, del comparto dei beni di consumo e di quello assicurativo. Per Shi, infatti, l’economia cinese sta subendo un processo di profonda trasformazione, con una crescita spinta prevalentemente dai consumi. Dunque, i fondi gestiti dall’asset manager di Ubs Am attuano in questo momento delle strategie orientate prevalentemente a sfruttare questo trend.

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