Candriam: il rischio Brexit pesa sull’economia del Regno Unito

PIL IN FRENATA – “Mancano sei settimane al referendum sulla Ue e il sensibile peggioramento dei principali indicatori nel Regno Unito rivela un contesto incerto e una perdita di slancio”. A sostenerlo è Nadège Dufossé, head of asset allocation di Candriam Investors Group, che in un commento sottolinea alcuni dati non certo confortanti per l’economia della Gran Bretagna. Tra gennaio e marzo del 2016, infatti, il tasso di crescita del pil d’Oltremanica è rimasto al livello più basso dal 2013 (0,4% su base trimestrale, 2,1% su base annua). Inoltre, sottolinea ancora Dufossé “c’è un deterioramento generalizzato degli indicatori più importanti del paese”. Per la prima volta negli ultimi tre anni, l’indice Pmi manifatturiero di aprile è finito infatti in contrazione, ben al di sotto delle aspettative di mercato, posizionandosi sul livello di 49,2, contro il 51,2 atteso. A marzo, invece, la produzione industriale è cresciuta meno del previsto (0,3% rispetto allo 0,5%), segnalando un secondo calo trimestrale consecutivo. I messaggi contrastanti sugli scenari che si aprirebbero nel caso di un Brexit, cioè di una fuoriuscita del Regno Unito dall’Unione Europea, per Dufossé hanno aumentato i dubbi sulla fiducia dei nuclei familiari riguardo alle loro prospettive economiche. Di conseguenza, la prima metà del 2016 appare sempre più come una fase di debolezza il pil del Regno Unito.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: