Goldman Sachs resta positiva sul Giappone

DRIVER A SUPPORTO DELLA BORSA DI TOKYO Ichiro Kosuge, portfolio manager del team Fundamental Equity di Goldman Sachs Asset Management, ha confermato in una nota di avere una visione positiva sulle azioni giapponesi, grazie a una serie di driver quali i potenziali miglioramenti macroeconomici, le riforme a livello di corporate governance, gli elevati livelli di liquidità nei bilanci societari e le valutazioni interessanti.

VALUTAZIONI RIFLETTONO DUBBI SU ABENOMICS – Anche se l’indice Topix ha guadagnato l’87% dal 2012, secondo il gestore “le valutazioni rimangono interessanti” dato che nonostante la forte crescita degli utili, il Giappone è “il solo mercato azionario sviluppato in cui le valutazioni abbiano subito una flessione sul periodo” tanto che il 50% circa dei titoli inclusi nel Topix “è tuttora scambiato a livelli inferiori al book value, sebbene il Roe aggregato si sia riportato verso la media dei mercati sviluppati”. Le valutazioni del resto, conclude l’esperto, riflettono tuttora “i rischi potenziali, compreso lo scetticismo sulla reale efficacia dell’Abenomics”.

IL CAMBIAMENTO SARA’ LENTO – Per quanto riguarda le riforme strutturali, infatti, “il cambiamento culturale è lento e può trascorrere del tempo prima che gli investitori acquisiscano fiducia nelle riforme della corporate governante”. In teoria, inoltre, “i tassi di interesse negativi dovrebbero favorire l’aumento dei consumi, ma potrebbero anche avere un impatto negativo sulla fiducia di consumatori ed imprese, inducendo le società a rinviare gli investimenti”. Infine, ammette l’esperto, “le dinamiche demografiche rimangono una questione importante, nonostante l’impegno del governo nipponico ad incoraggiare la partecipazione delle donne al mondo del lavoro e ad accettare un maggior numero di lavoratori stranieri”.

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