La “cura Draghi” porta i rendimenti dei bond corporate sull’1%

I TASSI SUI BOND CORPORATE CALANO SULL’1% – Ancora prima di iniziare, da domani, ad acquistare bond corporate sul mercato, la Bce di Mario Draghi è già riuscita a raggiungere un risultato storico, quello di far calare mediamente sul’1% il rendimento offerto da questa tipologia di obbligazioni, almeno per quanto riguarda la carta emessa da emittenti “investment grade”. Il dato è ricavabile dall’indice su tali rendimenti calcolato da Bank of America Merrill Lynch. I bassi costi di rifinanziamento stanno ovviamente spingendo le società ad incrementare le emissioni, con oltre 50 miliardi di nuovi bond corporate in euro collocati sul mercato nel solo mese di maggio come nota l’agenzia Bloomberg.

LA CURA DRAGHI INIZIA A PREOCCUPARE GLI INVESTITORI – Ma la prospettiva di interessi sui bond corporate sotto la soglia psicologica dell’1% non piace agli investitori, sempre più alla ricerca di rendimenti e costretti per questo a investire anche in bond ad “alto rendimento” (si fa per dire) cui sono associati livelli di rischio elevato ai quali molti non sono abituati e che in alcuni casi, come per i fondi pensione, rischiano di produrre delle rilevanti distorsioni del profilo rischio/rendimento a medio termine. La “cura Draghi”, se ha evitato il peggio nei momenti di più acuta tensione, stenta a far ripartire l’economia del vecchio continente e inizia a palesare i suoi costi, per questo molti piuttosto che continuare a comprare carta sempre meno redditizia o sempre più rischiosa in euro preferiscono tornare a guardare ai bond in dollari o in sterline.

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