Brexit, per la Gran Bretagna è il giorno decisivo

IL GIORNO DECISIVO – Il Regno Unito decide il suo futuro all’interno dell’Ue. Da stamane alle 7 ora locale (le 8 in italia) i seggi sono aperti per il referendum sulla Brexit, con gli elettori che dovranno decidere sulla permanenza di Londra nell’Ue. Al voto sono chiamati circa 46,5 milioni di elettori, che potranno votare fino alle 22. Il quesito è secco: “Il Regno Unito deve rimanere un membro dell’Unione Europea o uscire dall’Unione Europea?”. E le alternative sono due: “Remain” o “Leave”, dentro o fuori. Gli ultimi sondaggi indicano un testa a testa.

DRAGHI E YELLEN – Due sondaggi dell’ultim’ora, diffusi nell’imminenza dell’apertura dei seggi, danno il fronte del sì all’Ue (Remain) in vantaggio su quello del no (Leave): Yougov di un soffio, con il 51% contro il 49, mentre Comres piu’ nettamente, 54% a 46. Poche ore fa altri due istituti avevano invece dato leggermente in testa Leave. I dati di un’ultima rilevazione, di Ipsos-Mori, completata oggi come impone la legge, sono attesi in mattinata. Per la Gran Bretagna è una scelta da dentro o fuori, tertium non datur, come ha avvertito ieri il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker. Intanto, le banche centrali sono già in allerta. La Bce, ha detto il presidente, Mario Draghi, è pronta a far fronte a tutte le urgenze che potrebbero seguire al referendum britannico. E anche la Fed, ha affermato il numero uno Janet Yellen, è pronta ad agire dopo il voto se necessario. La Brexit, ha specificato Yellen, “può avere conseguenze sulle condizioni economiche e finanziarie” globali, e per questo l’eventualità di un’uscita della Gran Bretagna dalla Ue è stata “una delle incertezze” che ha pesato sulla decisione del comitato monetario della Fed, Fomc, di lasciare i tassi invariati “al minimo storico”.

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