Goldman Sachs: la corsa ai beni rifugio è partita

GOLDMAN SACHS: PARTE LA CORSA AI BENI RIFUGIO – Tanto tuonò che piovve: l’accresciuta fiducia dei mercati, nelle ultime 48 ore, che la “Brexit” si sarebbe evitata rende fragili i mercati stessi, scatenando il panico e l’immediata corsa ai beni rifugio. Sulla base dei precedenti storici, avvertono gli esperti di Goldman Sachs, i tassi sui Gilt inglesi a 10 anni potrebbero calare sotto il 1% a breve, quelli sui Bund tedeschi congelarsi tra il -0,10% e il -0,15%, mentre i T-bond decennali americani vedrebbero il rendimento scendere sino all’1,35%.

BORSE A RISCHIO DI UN 20%, BANCHE CENTRALI INTERVERRANNO – Gli analisti americani si attendono ovviamente un violento “selloff” dei mercati azionari dopo il rally di circa l’8% messo a segno dalle borse europee nei giorni precedenti il referendum britannico. Il prevedibile ulteriore incremento dell’avversione al rischio potrebbe portare nel breve termine a perdite tra il 19% e il 21% dei principali mercati azionari rispetto alle chiusure di ieri, con l’Ftse 250 che rischia di essere l’indice che pagherà lo scotto maggiore. Mentre le banche centrali agiranno rapidamente per mantenere la funzionalità dei mercati (inondandoli con nuova liquidità e facendo ulteriormente calare i tassi a breve sotto zero, ndr), le implicazioni per le quotazioni rischiano di essere “consistenti, ampie  e rapide”.

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