I contraccolpi delle crisi in Inghilterra e Italia arrivano fino inAsia

GRAN BRETAGNA E ITALIA SOTTO PRESSIONE – In un mondo finanziario che resta globalizzato nonostante le velleità di tornare “autonomi” di alcuni paesi, le crescenti turbolenze politiche in Gran Bretagna, dove anche Nigel Farange, propugnatore della Brexit, si è dimesso da capo dell’Ukip dopo aver dichiarato di non essere in grado di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, e l’incertezza sulla sorte del sistema bancario italiano, col governo che cerca di trovare un accordo con la Ue per procedere ad un intervento pubblico straordinario a sostegno almeno degli istituti più traballanti come Mps, le conseguenze esplodono in Asia.

SI RAFFORZA LO YEN, BORSE ASIATICHE IN ROSSO – Oggi infatti i mercati sono tornati a scendere, con Tokyo che ha visto l’indice Nikkei225 calare a 15.669,33 yen (-0,67%), mentre Hong Kong ha ceduto l’1,46%, in conseguenza del rafforzamento dello yen verso tutte le principali valute. Un rafforzamento che si lega all’ulteriore caduta della sterlina e all’indebolimento dell’euro dovuto appunto ai crescenti timori relativi a Gran Bretagna e Italia.

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