Credit Suisse resta prudente su Mps alla vigilia del Cda

CREDIT SUISSE PRUDENTE SU MPS – Alla vigilia del Cda che dovrà approvare i conti del primo semestre e che potrebbe varare un aumento di capitale e una cessione di Npl per anticipare la reazione del mercato alla probabile bocciatura da parte dell’Eba (che renderà noti gli esiti degli stress test solo domani sera), gli analisti di Credit Suisse restano prudenti su Mps.

UNDERPERFORM E TARGET PRICE CONFERMATI – Confermato infatti il rating di “underperform” (farà peggio del mercato, ndr) e il target price di 29 centesimi per azione, appena sotto la chiusura odierna di 29,26 centesimi per azione. Se da un lato il mercato sembra credere in una soluzione “privata”, con un aumento di capitale da 5 miliardi per il quale sarebbe quasi pronto un consorzio di collocamento formato da almeno otto banche, sono ancora troppi i dettagli che debbono trovare conferme per esprimere una valutazione.

TUTTI I PUNTI CHE RESTANO DA CHIARIRE – Anzitutto non è chiaro chi comprerà gli Npl di Mps, quanti ne comprerà e a che prezzo. L’acquirente sarà poi in grado di usare il leverage per effettuare l’acquisto facendo ricorso alle Gacs o a misure alternative? Inoltre la successiva svalutazione degli Npl nei modelli interni di Mps, indurrà altre banche a seguire l’esempio? Mentre le grandi banche italiane non sembrano intenzionate a premere sull’acceleratore delle svalutazioni di Npl e sofferenze, alcuni istituti minori con Npe superiori al 20% del totale dei crediti potrebbero farlo. Una volta chiariti tutti questi punti, in compenso, Mps potrebbe divenire una preda appetibile per un take-over.

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