Giornata di trimestrali per le banche europee come Barclays, Ubs e Bbva

ATTIVITA’ NON CORE PESANO SUI CONTI BARCLAYS – Giornata ricca di risultati per il settore bancario europeo. Barclays Bank in particolare ha visto gli utili calare del 21% su base annua nei primi sei mesi del 2016 a 2 miliardi di sterline, nonostante una migliorata redditività dei suoi “core business” (che hanno segnato 2,4 miliardi di profitti), a causa di una perdita per 1,9 miliardi di sterline accusata dalle attività “non core” che la banca ha annunciato di voler dismettere o cessare entro il 2017.

UBS, REDDITIVITA’ IN CALO – Ubs per contro ha chiuso il secondo trimestre con un reddito operativo calato a 7,404 miliardi di franchi svizzeri dai 7,818 miliardi di un anno prima, un utile operativo di 1,489 miliardi (da 1,759 miliardi) e un utile netto di 1,034 miliardi (da 1,209 miliardi) pari a 27 centesimi di franco svizzero per azione (da 32 centesimi). In calo gli indici di redditività, col Roe al 7,7% (dal 9,4% del giugno 2015) e il ritorno sui risk-weighted asset pari al 13,9% (dal 14,7%).

BBVA VA MEGLIO DEL PREVISTO – Bbva ha invece superato le attese, pur vedendo l’utile netto scendere a 1,832 miliardi (contro gli 1,645 miliardi attesi dal consensus), complice l’effetto negativo dei cambi dei paesi emergenti in cui il gruppo opera e di alcune poste straordinarie negative. In crescita la redditività, col margine di interesse salito del’11,2% a 8,365 miliardi (contro gli 8,355 miliardi attesi dal consensus) e il margine lordo salito del 5,9% a 12,233 miliardi (consensus: 11,856 miliardi).

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