Franco (Ubi Pramerica): “Perché preferiamo le strategie bilanciate”
AZIONI SI’, MA CON PRUDENZA – Il quadro, per gli investitori, secondo Franco “è ancora caratterizzato da un’elevata correlazione tra asset class, che reagiscono a pochi fattori che ne spiegano i movimenti. L’investitore, in questo contesto, deve ricercare la diversificazione più ampia possibile, anche per strategie e per fattori di performance, oltre a quella classica (geografica, valutaria o di altro tipo). I rendimenti attesi di diverse asset class risultano molto compressi, anche a causa dell’azione delle autorità monetarie. Il confronto tra il rendimento del mercato azionario e quello governativo sottolinea l’elevato valore offerto dalle azioni nel lungo periodo. Anche gli utili aziendali in miglioramento e il posizionamento cauto degli investitori conducono al mantenimento delle posizioni lunghe in azioni. Il quadro di maggiore incertezza – e ricco di incognite – spinge invece ad ampliare la diversificazione azionaria, anche verso i paesi emergenti, sostenuti dalla stabilizzazione del dollaro e dai flussi di investimento.Le obbligazioni governative “core” (Bund e Treasury) sono invece care rispetto sia alla dinamica ciclica sia ai rendimenti storici. I titoli governativi dei Paesi periferici e il mondo corporate ddell’Eurozona restano supportati dall’azione della Bce. Continuiamo a preferire l’high yield dell’Eurozona e l’Investment Grade negli Stati Uniti”. “Per quanto riguarda le valute”, conclude il gestore di Ubi Pramerica, “manteniamo un giudizio positivo sul dollaro nel lungo periodo. Il posizionamento è però tatticamente neutrale sia sulla valuta statunitense sia sullo yen. I prodotti che possono consentire di catturare un premio importante di rendimento, secondo Franco, sono quelli azionari purché ne venga attenuata la volatilità per mezzo di piani di accumulo e di strategie bilanciate.
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