Mosca torna a parlare con Kiev dei bond finiti in default

RUSSIA E UCRAINA SI PARLERANNO A OTTOBRE – Un accordo tra Russia e Ucraina sulla spinosa questione dei 3 miliardi di dollari di bond emessi da Kiev e finiti in default sembra possibile, dopo che il ministro delle Finanze russo, Anton Siluanov, ha confermato che incontrerà la sua controparte ucraina per una serie di colloqui durante l’incontro annuale del Fondo monetario internazionale a Washington, a inizio ottobre.

MOSCA CHIEDE OFFERTA DIFFERENTE – Dopo che Kiev non era riuscita a rimborsare i bond scaduti a fine 2015, lo scorso febbraio Mosca aveva aperto una causa a Londra per essere risarcita, causa la cui prima udienza è fissata a inizio del prossimo anno. Secondo quanto dichiarato da Siluanov, Mosca sta valutando una proposta “sostanzialmente diversa” da quella che creditori privati tra cui alcuni fondi americani come Franklin Templeton hanno accettato per un importo di 5 miliardi di dollari l’anno scorso.

KIEV FINORA NON HA VOLUTO CEDERE – Lo stesso Siluanov ha precisato che se Oleksandr Danylyuk, che ha sostituito Natalie Jaresko alla guida del ministero delle Finanze ucraino lo scorso aprile, dovesse insistere con la proposta respinta lo scorso anno, i colloqui si rivelerebbero “totalmente non costruttivi”. Finora l’Ucraina ha sempre sostenuto che Mosca deve accettare la stessa offerta avanzata agli altri creditori tra cui una “sforbiciata” del valore nominale del debito del 20%.

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