Petrolio: le scorte continueranno a crescere ancora per un anno

PETROLIO IN CALO DOPO NUOVE STIME IEA – Brutte notizie per il comparto petrolifero: la Iea (International Energy Agency) ha nuovamente tagliato le stime sulla domanda di petrolio globale per il 2016 e il 2017, spiegando che le scorte di petrolio continueranno a salire ancora fino almeno alla metà del prossimo anno a causa della sovrabbondante produzione, in particolare dovuta alla decisione dell’Opec di lasciar calare i prezzi per mettere fuori gioco i produttori concorrenti. Dopo l’annuncio il future sul Brent del Mare del Nord oscilla a 47,37 dollari al barile (95 centesimi meno di ieri), quello sul Wti texano a 45,22 dollari (1,07 dollari di perdita).

SURPLUS DURERA’ PIU’ A LUNGO DEL PREVISTO – Le nuove previsioni, che tengono conto dell’inatteso rallentamento della domanda di prodotti petroliferi da parte di India e Cina nel corso del secondo trimestre, contraddicono le attese di un mese or sono quando la Iea aveva parlato della possibilità che il mercato tornasse in equilibrio già entro l’anno. Nelle sua nuove stime l’Iea vede la domanda di petrolio salire solo di 1,3 milioni di barili al giorno quest’anno (100 mila barili meno della precedente previsione), per poi toccare i 97,3 milioni di barili al giorno l’anno venturo (200 mila barili al giorno in meno).

LA STRATEGIA OPEC NON FUNZIONA MOLTO BENE – In contemporanea la produzione Opec tornerà nel 2017 a salire di 380 mila barili al giorno dopo un calo “sensibile” nel corso di quest’anno. Nel complesso la previsione è leggermente più elevata di quella del mese scorso a seguito di una produzione più forte delle attese da parte della Norvegia e della Russia. Anche i produttori Usa di shale oil dovrebbero iniziare a registrare una risalita della produzione, ma solo nella seconda metà del prossimo anno. La strategia Opec sembra dunque non funzionare, essendosi dimostrati i produttori non-Opec più abili del previsto ad adattarsi ai bassi prezzi di vendita dell’oro nero.

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