Piazza Affari: Azimut corre, ma gli indici chiudono in rosso

MILANO PARTE BENE MA CHIUDE IN ROSSO – Partita bene, la seduta di apertura di settimana di Piazza Affari termina con indici in rosso, complice la debolezza del comparto bancario e una rarefazione dei volumi di scambio che risente della chiusura per festività dei mercati tedeschi. Il Ftse Mib chiude così a -0,77%, il Ftse Italia All-Share perde lo 0,60% mentre il Ftse Italia Star segna al contrario +0,76%.

AZIMUT A TUTTO GAS – Tra le blue chip italiane si mettono comunque in luce alcuni finanziari come Azimut (+4,5%) a seguito del via libera alla trasformazione in Sgr che consentirà di procedere al pagamento di un extra dividendo da 1 euro nel giro di trenta giorni, essendo caduti i vincoli sul capitale minimo di garanzia. Bene anche Bpm (+3%), mentre Fiat Chrysler Automobiles chiude a +1,68% dopo dati di vendita negli Usa a settembre in leggero calo ma migliori delle attese (coi Suv a marchio Ram a trascinare le vendite).

PERDE COLPI A2A – In deciso ribasso sin dalla mattinata a Piazza Affari il titolo A2A (-4,3%), che per il broker francese Kepler-Cheuvreux non è più da comprare (rating tagliato da “buy” a “hold” con target price confermato a 1,37 euro). Deboli anche Luxottica (-3% nonostante l’annunciato lancio degli “occhiali intelligenti” Radar Pace sviluppati in partnership con Intel), Bper e Intesa Sanpaolo (entrambe in rosso di oltre due punti).

MATRIMONIO HENDERSON-JANUS NON ESALTA UNICREDIT – Nonostante la notizia del prossimo matrimonio tra Henderson Group e Janus Capital anche Unicredit chiude in deciso calo (-1,74%), sempre in attesa di novità riguardo il destino di Pioneer Asset Management e FinecoBank (che invece limita la perdita allo 0,48%).

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