IN ROSSO MPS, UNICREDIT E INTESA SANPAOLO – Alle loro spalle si sono messi in luce alcuni titoli italiani come Azimut (+4,20%) e Bpm (+3,22%), ma non sono mancati anche variazioni negative (18 dei 40 componenti del paniere hanno perso terreno a fine giornata), con Mps (-1,5%), Unicredit (-1,93%) e Intesa Sanpaolo (-2,33%) che paiono aver pagato lo stallo in essere nella trattativa per arrivare alla cessione delle quattro “good bank” nate dalla risoluzione di Banca delle Marche, Banca popolare dell’Etruria e del Lazio, CariFerrara e CariChieti, alla fine dello scorso anno.
VICENDA GOOD BANK CERCA ANCORA SOLUZIONI – Al riguardo la stampa ipotizza pressioni del governo perché anche Unicredit e Intesa Sanpaolo scendano in campo affiancando Ubi Banca nel “salvataggio” dei quattro istituti, di cui uno (CariFerrara) appare particolarmente a rischio liquidazione. Un’ipotesi che innalzerebbe ulteriormente il rischio di esecuzione per l’aumento di capitale di Mps, rischiando di complicare anche la vita al previsto aumento di Unicredit.