Piazza Affari evita il rosso: Unicredit continua la corsa, Mps la caduta

MILANO DIFENDE IL SEGNO POSITIVO – Piazza Affari mantiene fino alla fine il segno positivo, ma  il rimbalzo visto in mattinata si riduce a poca cosa sul finale per lo scattare di prese di profitto anche sui bancari che riducono i rialzi visti in mattinata. A fine giornata il Ftse Mib segna +0,09%, il Ftse Italia All-Share resta a +0,03% mentre il Ftse Italia Star cede lo 0,31%.

UNICREDIT CORRE, BENE ANCHE AZIMUT E A2A – Tra le blue chip Unicredit, sostenuta dalle voci di offerte superiori ai 3 miliardi di euro per Pioneer Asset Management e della possibile cessione della partecipazione in Concardis, società tedesca operante nel settore dei servizi di pagamento da cui il gruppo potrebbe raccogliere tra i 350 e i 550 milioni di euro, termina a +2,29%. Bene anche Azimut, su cui Credit Suisse ha ribadito un rating di “outperform”, che chiude a +2,11% preceduta da A2A (+2,25%) che si riprende dalla debole seduta di ieri dopo che martedì i Comuni di Milano e di Brescia hanno annunciato il rinnovo per un ulteriore triennio, fino al 31 dicembre 2019, del patto parasociale che vincola il 50%+2 azioni di A2A suddiviso pariteticamente dai due soci pubblici.

MPS SEGNA L’ENNESIMO MINIMO STORICO – Prosegue invece la caduta di Mps, che lascia sul terreno un altro 3,34% segnando l’ennesimo  minimo storico a 16,79 centesimi per azione. La capitalizzazione dell’istituto senese è ormai di poco superiore ai 500 milioni di euro, il che rende sempre più problematica l’esecuzione di un aumento di capitale che potrebbe arrivare a valere 10 volte tanto.  Nuove prese di profitto scattano anche su Poste Italiane, Mediaset e Atlantia, oltre che su  Terna, con ribassi  tra il 2% e l’1% a testa.

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