Sterlina sempre sotto pressione, il mercato vede rischio “hard brexit”

STERLINA SEMPRE SOTTO PRESSIONE – La sterlina continua a soffrire a causa dei timori di una possibile “hard Brexit”, ossia un’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea che avvenga senza alcuna garanzia di un successivo accesso privilegiato di merci e servizi britannici al mercato unico europeo. Sul finire della seduta di venerdì la valuta britannica è così calata per la prima volta in assoluto sotto la parità rispetto all’euro, toccando nuovi minimi pluriennali contro il dollaro.

UNA SETTIMANA PESANTE ALLE SPALLE – Stamane le cose vanno appena meglio, con la sterlina che vale 1,11 euro ovvero 1,24 dollari statunitensi. La settimana passata ha visto la sterlina indebolirsi complessivamente del 4,2% contro il biglietto verde, ma le cose avrebbero potuto finire ancora peggio visto che nella notte di venerdì sui mercati asiatici in due minuti di contrattazioni la sterlina aveva registrato un crollo improvviso del 6,1%, prima di riuscire a recuperarne la gran parte, chiudendo comunque in calo dell’1,4% rispetto a giovedì.

THERESA MAY FA TEMERE UNA HARD BREXIT – Theresa May, premier che dovrà gestire la Brexit (i cui negoziati potranno iniziare solo l’anno venturo dopo l’attivazione, prevista per il marzo prossimo, dell’Articolo 50 dei Trattati Europei), sta da tempo lanciando segnali di prudenza, aumentando la tensione del mercato, non meno delle dichiarazioni sempre più dure da parte dei principali leader europei, a partire da Angela Merkel. Comunque vada a finire, lo scenario che si prospetta per l’economia britannica rischia di essere molto peggiore di quello che si attendevano coloro che hanno votato a favore della Brexit nel referendum popolare dello scorso 23 giugno che ha segnato la fine politica di David Cameron.

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