Dossier fiscale Bitcoin – Le transazioni e il regime ai fini dell’IVA

L’Agenzia delle Entrate aderisce all’orientamento espresso dalla Corte europea, confermando che le transazioni aventi a oggetto monete virtuali sono esenti da IVA. In maggiore dettaglio:

– è affermato il principio secondo cui i bitcoin non sono “beni materiali“, in quanto non svolgono finalità diverse da quella di mezzo di pagamento;
– se la moneta virtuale non è un bene, ne consegue che le transazioni bi-direzionali di scambio di bitcoin contro monete legali sono prestazioni di servizi che, se svolte a titolo oneroso, rientrano nel campo oggettivo di applicazione dell’IVA;
– la normativa comunitaria in materia di IVA (art. 135, par. 1, lett. e), Direttiva 2006/112/CE) prevede che le transazioni aventi a oggetto divise, banconote e monete aventi valore legale beneficiano dall’esenzione dall’IVA. La ragione va individuata nell’esigenza di preservare il funzionamento efficiente del mercato interno, che risulterebbe ostacolato dall’applicazione dell’imposta alle transazioni monetarie;
– le monete virtuali hanno la medesima funzione di meri mezzi di pagamento, sicché anche l’attività di una società remunerata attraverso commissioni pari alla differenza tra l’importo corrisposto dal cliente che intende acquistare/vendere bitcoin e la migliore quotazione reperita dalla società sul mercato, deve essere considerata ai fini Iva quale prestazione di servizi esenti ai sensi dell’articolo 10, primo comma, n. 3), del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633.

Da notare che al regime dell’esenzione da IVA delle transazioni di scambio di bitcoin in moneta legale consegue l’ineludibile conseguenza della indetraibilità dell’IVA sostenuta sugli acquisti. Con la conseguenza che le società che svolgono tale attività di scambio valute, da un lato, non addebiteranno ai clienti l’importo dell’IVA, e, dall’altro lato, non potranno dedurre l’IVA sostenuta sull’acquisto di beni e servizi strumentali all’attività d’impresa. Si pensi a canoni pagati per la concessioni in licenza di software (ad esempio, software per l’accesso alle piattaforme di pagamento online), al costo di acquisto di componenti hardware o ai canoni di locazione degli uffici ed alle spese generali.

Approfondimento a cura di:
Avvocato Antonio Longo: ha una particolare specializzazione in relazione ai profili legali e tributari connessi al settore dei private clients, nella fiscalità internazionale, in materia di IVA e imposte di successione e donazione. Ha inoltre maturato una significativa esperienza sui profili sanzionatori tributari, nel contenzioso tributario e in materia di diritto penale tributario.

Avvocato Giovanni Iaselli: è specializzato nelle tematiche fiscali connesse al settore technology & gaming ed ha maturato una significativa esperienza nel settore dell’IVA e delle imposte indirette. Si occupa inoltre di operazioni di M&A e di fiscalità internazionale.

Qui le puntate precedenti del dossier:
Dossier fiscale Bitcoin – I riferimenti del regime fiscale
Dossier fiscale Bitcoin – Introduzione

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