Criptovalute, il warning della vigilanza europea sui rischi

Dopo l’avvio della consultazione dello scorso gennaio dedicata a derivati e criptovalute, Esma torna su quest’ultimo argomento attraverso una forte presa di posizione assieme a Eba (autorità di vigilanza europea per le banche) ed Eiopa (autorità di vigilanza europea per le assicurazioni e i fondi pensione). Le tre autorità hanno infatti pubblicato un avviso congiunto sui rischi collegati alle valute virtuali.

Le autorità europee di vigilanza temono che un numero crescente di consumatori stia acquistando videoconferenze inconsapevoli dei rischi connessi. A detta della stessa Esma “le criptovalute come i Bitcoin sono soggette a un’estrema volatilità dei prezzi e hanno mostrato chiari segni di una bolla dei prezzi e i consumatori che acquistano criptovalute devono essere consapevoli che esiste un alto rischio di perdere una grande quantità, o addirittura tutto, del denaro investito. Inoltre gli scambi relativi alle criptovalute non sono regolamentati dal diritto dell’UE, il che significa che i consumatori che acquistano VC non beneficiano di alcuna protezione associata ai servizi finanziari regolamentati. Ad esempio, se uno scambio dovesse fallire o in caso di furto dovuto a un attacco informatico, non esiste una legge dell’UE che possa coprire queste perdite”.

Infine, conclude Esma “sussistono anche problemi operativi. Alcune transazioni sono state sottoposte a gravi problemi operativi in ​​passato; durante queste interruzioni, i consumatori non sono stati in grado di acquistare e vendere criptovalute con il timing desiderato e hanno subito perdite a causa delle fluttuazioni dei prezzi durante il periodo di interruzione”.

Qui il documento completo pubblicato dalle autorità.

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