Quanti guadagni con la volatilità

Bernhard Brunner (nella foto), gestore del fondo Allianz Volatility Strategy Fund, lavora nel settore finanziario dal 2004. E in oltre tre lustri di carriera, osservando le oscillazioni dei listini, soprattutto quelle più violente, Brunner ha maturato una solida convinzione: la volatilità dei mercati deve essere considerata una vera e propria asset class, una classe di investimento a cui deve essere riservata una quota del proprio portafoglio, così come si fa tradizionalmente con le azioni, i bond o le materie prime. Proprio per rispondere a questa esigenza degli investitori, Allianz Global Investors ha creato il fondo oggi gestito da Brunner “che”, dice il money manager, “può avere una duplice funzione: dare maggiore stabilità al portafoglio e, nello stesso tempo, creare valore per gli investitori in un orizzonte di medio e lungo termine.” Non va dimenticato infatti che la volatilità si manifesta di solito in maniera consistente nei momenti in cui in mercati hanno correzioni notevoli o veri
e propri crolli come in concomitanza
di eventi traumatici e inaspettati, quale per esempio il risultato del referendum britannico favorevole alla Brexit. Ecco dunque spiegato il motivo per cui le oscillazioni dei listini devono essere viste come una vera e propria asset class ed è opportuno avere nel portafoglio
un prodotto che, proprio in occasione delle oscillazioni dei mercati, riesca
a diversificare le eventuali variazioni negative delle classi d’investimento
più tradizionali, in primis delle azioni.
Ma come si fa a guadagnare quando i mercati sono particolarmente volatili e registrano movimenti bruschi? Il fondo Allianz Volatility Strategy Fund usa una particolare categoria di prodotti finanziari derivati che si chiamano Variance Swap. Si tratta di strumenti che, senza scendere troppo nei dettagli tecnici, consentono a chi li negozia sul mercato di comprare
e vendere la volatilità di una determinata attività finanziaria sottostante, per esempio di un indice azionario, realizzando dunque un guadagno grazie ai positivi premi per il rischio della volatilità che aumentano subito dopo bruschi movimenti dei listini di riferimento.
I Viariance Swap sono scambiati su mercati non regolamentati (over the counter-otc, n.d.r.), ma sono strumenti molto liquidi, soprattutto quelli collegati alla volatilità dei principali indici azionari internazionali. Utilizzando questi strumenti finanziari, il fondo gestito da Brunner ha ottenuto performance positive in diverse fasi di mercato: nel 2009 ha guadagnato per esempio il 10,7%, nel 2010 il 9,7% e nel 2012 il 7,3%. In tre anni assai difficili per i mercati azionari, insomma, Allianz Volatility Strategy Fund ha invece avuto le performance migliori riuscendo a compiere la missione che gli è stata affidata: guadagnare con la volatilità e riequilibrare i cattivi risultati che, in un portafoglio diversificato, un investitore ha invece ottenuto con altre asset class come l’azionario.

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