Direzione e rete, galassie distanti

L’attualità parla di mondo della consulenza italiano piuttosto in fermento, conseguenza naturale dell’entrata in vigore di Mifid2 con tutto ciò che ne consegue. Quello che sembra emergere è un generale inasprimento dei rapporti interni tra direzione e rete, il cui caso di SanPaolo Invest ne è stato un chiaro esempio (con ogni probabilità non isolato). In merito a questa tematica riportiamo di seguito una riflessione tratta da LinkedIn di Jonathan Figoli, autore del libro “il Nuovo Mondo della Consulenza”. E voi come la pensate? Fatecelo sapere nei commenti.

“Senza neanche tanto clamore nè visibiltà sui media, anche all’ultimo importante “uomo di rete” è stato dato il benservito dai vertici della rete.

Matteo Colafrancesco è solo l’ultima figura storica della nostra categoria che dopo aver creato e sviluppato un’importante società come Fideuram è stato “fatto da parte”.

Da Mario Incrocci una decina di anni fa, passando per Gianfranco Bertoli, per arrivare alle recenti “esclusioni” di Armando Escalona in Finanza & Futuro e Massimo Giacomelli in Widiba, stiamo arrivando ad un sempre maggiore disallineamento fra la direzione e il resto della rete (così elevato che addirittura Foti non comprende il perchè dei fischi da parte della platea all’ultima tavola rotonda fatta a Consulentia).

Questo in un periodo in cui le reti generano utili importantissimi e dove, contemporaneamente, si chiedono sacrifici ai singoli consulenti.

Possibile che le direzioni delle grandi banche commerciali (che controllano le reti) non si rendano conto dell’importanza che ha la relazione umana e professionale di ogni singolo consulente con i suoi clienti e vedano nelle reti solo una filiale virtuale con agenti come procacciatori d’affari?”

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