MSCI include nell’indice le A-Share: perché è importante

Dal 1° giugno di quest’anno, MSCI, index provider globale, ha incluso 234 azioni di classe A nel suo indice dei mercati emergenti. Di seguito abbiamo illustrato perché si tratta di uno sviluppo importante, spiega Bin Shi, head of China Equities di UBS Asset Management.

L’inclusione di MSCI è un risultato che arriva tardi

L’economia cinese rappresenta già il 14,8% del PIL globale (1) e le borse di Shanghai e Shenzhen, su cui si scambiano i titoli azionari di classe A, si collocano rispettivamente al 4° e al 7° posto per capitalizzazione di mercato a livello mondiale (2).

Introdurre una selezione di azioni di classe A nei benchmark di MSCI rende questi ultimi più rappresentativi della Cina e dei mercati emergenti nel loro complesso.

Borse mondiali per capitalizzazione di mercato (in migliaia di miliardi di USD)

Fonte: World Federation of Exchanges, 2018

Nota: dati sulla capitalizzazione di mercato a fine 2017

L’Inclusione nell’indice conferma il progresso delle riforme cinesi

Aspetto di maggior rilievo, l’inclusione delle azioni di classe A negli indici di MSCI è uno sviluppo che conferma i recenti progressi delle riforme economiche nel Paese del Dragone. Riteniamo che molti degli investitori di tutto il mondo, ad oggi, non ne abbiano pienamente preso coscienza.

Ora che MSCI ha incluso nei propri indici i titoli azionari cinesi di classe A, gli investitori capiranno quanto programmi come gli Stock Connect di Shanghai e Shenzhen abbiano contribuito a integrare i mercati della Cina continentale nel sistema finanziario globale.

Maggiori opportunità per gli investitori

Le riforme hanno agevolato l’accesso su questi mercati ed hanno anche creato nuove opportunità. Ora che le azioni di classe A rientrano negli indici di MSCI, gli investitori che seguono il benchmark da vicino dovranno allocare gli asset sui titoli inclusi.

Anche se, in un certo senso, ciò rende le azioni di classe A un investimento obbligatorio, significa anche che gli investitori – in particolari gli operatori passivi- dispongono di una rosa di nomi ben più ampia sui quali investire nell’ambito dell’universo azionario cinese.

Impatto di lungo periodo positivo per il mercato

L’inclusione delle azioni di classe A negli indici di MSCI rappresenta un’evoluzione positiva per il mercato. Poiché sempre più investitori da tutto il mondo saranno attratti dal mercato delle A-Share, strategie d’investimento differenti, orientate cioè al lungo periodo e trainate dai fondamentali, diventeranno più influenti e potrebbero cambiare la struttura del mercato. Il mercato delle azioni cinesi di classe A è dominato dagli investitori retail: l’influenza dei capitali istituzionali potrebbe ridurne la volatilità e rafforzare il potere trainante dei fondamentali.

Volumi di operazioni retail vs. istituzionali nei mercati delle A-Share

Fonte: UBS, maggio 2018 (3)

Probabili ulteriori riforme

Nel lungo periodo, l’inclusione da parte di MSCI probabilmente incoraggerà nuove riforme. Il governo cinese è impegnato a rafforzare questo processo, come dimostrano le recenti novità riguardo all’apertura del settore finanziario agli investitori stranieri, l’aumento dei volumi di contrattazioni giornaliere grazie ai programmi di Stock Connect e la possibile estensione di questi ultimi a Londra. La progressiva apertura della Cina ci induce a ritenere che, in futuro, le azioni di classe A conquisteranno una quota sempre più importante dei benchmark globali.

Nell’insieme, l’inclusione negli indici di MSCI di una selezione di azioni di classe A svolge un ruolo importante per diverse ragioni. E, non da ultimo, rafforza la nostra view secondo la quale le riforme stanno profondamente cambiando l’economia cinese e continuando a creare interessanti opportunità per gli investitori.

Un anno di primati

La classifica di UBS Asset Management come primo gestore patrimoniale straniero in Cina arriva dopo un anno di primati per la nostra attività.

Nel luglio del 2017, UBS Asset Management (Shanghai) Limited, con sede in Cina, è diventata il primo titolare di una licenza Qualified Domestic Limited Partner (QDLP) autorizzata alla gestione di fondi privati.

Questa licenza, che rappresenta un nuovo, significativo traguardo, ci consente di proporre offerte nell’ambito dei fondi onshore privati, azionari, obbligazionari e multi-asset a tutti gli investitori per essere la prima chiamata sulla Cina.

 

Per saperne di più clicca qui

Fonti:

  • 1. World Economic Forum: The world’s 10 biggest economies in 2017
  • 2. World Federation of Exchanges: Market Highlights Report
  • 3. UBS: China A-share strategy

 

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