In Cina il patrimonio si gestisce sulla chat
SVILUPPO DA RECORD -La dimostrazione della marcia in più che Licaitong ha oggi rispetto a molti asset manager tradizionali è il suo tasso di crescita del business capace di far invidia anche alla più promettente società di gestione del risparmio europea o statunitense. Nell’arco degli ultimi tre anni, infatti gli asset under management della società cinese sono letteralmente triplicati, raggiungendo i 300 miliardi di yuan, che corrispondono a quasi 48 miliardi di dollari. Si tratta di dimensioni equivalenti a quelle di una sgr italiana medio-grande, con la particolarità che queste dimensioni sono state raggiunte però nell’arco di soli 36 mesi. Certo, è ancora lontano il traguardo varcato da Yu’e Bao, il fondo monetario promosso appunto da Alibaba attraverso la controllata Ant Financial, che ha già toccato la soglia-record di oltre 165 miliardi di dollari di asset, superando quelli del fondo monetario del gruppo J.P. Morgan che investe in titoli di stato americani e detiene masse per ben 150miliardi di dollari.
ASPETTANDO LA NEW GENERATION – Che si tratti del fondo di Tecncent o di quello di Alibaba, una cosa è comunque certa: le big tech cinesi rappresentano una vera minaccia per gli operatori tradizionali dell’asset management di derivazione bancaria o di altra natura. E lo saranno ancor di più in futuro, quando sul mercato si farà spazio una nuova generazione di clienti: i millennial nati dal 1980 in poi, che sono consumatori affezionati ai colossi del settore tecnologico come le stesse Tencent e Alibaba o come, dall’altra parte del pianeta, i big statunitensi Facebook, Google o Amazon. Per rendersene conto, basta leggere le analisi delle grandi società di consulenza e ricerca. Secondo il World Wealth Report 2018 di Capgemini, per esempio, ben il 50% degli investitori di fascia alta classi cati come High net worth individuals (Hnwi) è interessato ai servizi di wealth management offerti dai grandi nomi del settore tecnologico. Ma il dato ancor più interessante è che questa percentuale tocca in Asia livelli elevatissimi, poco sopra l’81%. I “paperoni” con gli occhi a mandorla, insomma, sono assai ben disposti a far custodire i loro soldi da un player emergente come Licaitong o Yu’e Bao.
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