Mediobanca si fa la rete

MEDIOBANCA SALE AL 100% IN BANCA ESPERIA – Mediobanca si fa la sua rete di private banker: nell’illustrare il piano industriale al 2019 che ha l’obiettivo di riposizionare Piazzetta Cuccia dando spazio ad attività bancarie ad alta redditività come il credito al consumo di Compass e sul risparmio gestito, l’amministratore delegato Alberto Nagel ha annunciato l’acquisizione per 141 milioni di euro del 50% di Banca Esperia finora detenuta da Banca Mediolanum.

PER NAGEL IL WEALTH MANAGEMENT E’ PRIORITARIO – Per Nagel è prioritario lo sviluppo della nuova divisione Wealth Management in cui confluiranno tutte le attività del risparmio gestito:  CheBanca!, per la clientela affluent e premier, Banca Esperia, Spafid e Compagnie Monegasque de Banque per gli high net worth individuals e il private banking, oltre alle attività di Mediobanca AM. Con riorganizzazione del gruppo le divisioni diverranno dunque cinque: Corporate e investment banking, Consumer banking, Wealth management, Principal investing e Holding functions. Così organizzato, nel prossimo triennio Nagel punta a far salire il risultato operativo un miliardo di euro, segnando una crescita media annua (Cagr) del 10% nel triennio.

QUOTA IN GENERALI CALERA’ DAL 13,2% AL 10% – Di questo solo il 20% deriverà dalla divisione Principal investing (cui fa capo il portafoglio di partecipazioni), dal 37% attuale, stante la cessione di un 3% di Generali (la cui partecipazione calerà dal 13,2% attuale al 10%). Il Consumer banking e il Corporate e investment banking dovrebbero contribuire entrambi per il 32%-33% entrambi, mentre l’apporto del Wealth management raddoppierà dall’attuale 7% al 15%, grazie al previsto raddoppio del ritorno sul capitale allocato (Roac) dall’8% al 20%, e ad un parallelo aumento degli asset sotto gestione dai 38 miliardi attuali a 59 miliardi (Cagr del 15%), di cui 12 miliardi facenti capo a CheBanca!

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