Pensioni e contributi, Boeri passa al contrattacco
Non si tratta certamente di parole all’acqua di rose dato che per Boeri, ripreso da Ansa “a “la pace contributiva rischia di vanificare i risultati raggiunti finora e diffusi oggi che sono invece incoraggianti (nei primi sette mesi 2018 le entrate dell’istituto sono salite del 4% rispetto al 2017, ndr). Indebolirebbe la campagna di contrasto all’evasione e farebbe aumentare le prestazioni perché si matura il diritto ad andare in pensione prima e con importi più elevati”.
Un condono contributivo, prosegue il presidente Inps, “aumenta la spesa e indebolisce le entrate. C’è un immediato effetto negativo sulla spesa. Non è un caso che finora, a parte un condono tombale dei primi anni Duemila, non si sia mai fatto. E’ un’operazione suicida”.
Boeri è contrario anche alla possibilità di prevedere il versamento di contributi per chi non ha evaso ma vuole riscattare il periodo della laurea o coprire dei buchi contributivi. “Creerebbe un’asimmetria di trattamento tra chi ha pagato a caro prezzo il riscatto della laurea e chi lo fa in seguito con lo sconto. Contrasta con la logica assicurativa. E’ un’ipotesi pericolosissima. Accentua il divario tra contributi versati e prestazioni erogate, soprattutto per coloro nel regime misto proprio nel momento in cui si dice di voler fare una operazione opposta sulle pensioni elevate e sui vitalizi”.
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