Manovra, l’Europa già boccia l’Italia

Prosegue la tensione tra governo e Commissione Europea. “Sulla base delle cifre, ed è mia opinione personale, dovremo chiedere correzioni”, ha spiegato il commissario europero per il bilancio Günther Oettinger. La manovra italiana prevede un aumento del deficit nominale al 2,4% contro l’impegno a portarlo a 0,8%. Ma non ci sono margini di cambiamento, ha ribadito alla stampa il premier Giuseppe Conte.

Come riporta Andrea Pira su MF, le stesse tabelle della bozza che indicano tra gli obiettivi del governo quello di «proseguire la riduzione del deficit strutturale» nel periodo 2018-2020 appaiono in contraddizione con le cifre che per il 2019 indicano un peggioramento di otto decimi del saldo strutturale a -1,7%, percentuale che resta costante nel biennio successivo. Soltanto nel 2022 quindi, il governo prevede la ripresa del percorso verso l’obiettivo di medio termine, non mantenendo quindi l’impegno di assicurare il prossimo anno un taglio strutturale del deficit-pil dello 0,6% accompagnato dalla riduzione della spesa per le pensioni.

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