Governo, bruciati 300 miliardi in 8 mesi

Oltre 304 miliardi di euro in otto mesi. E’ la svalutazione subita dal 4 marzo scorso, data delle ultime elezioni, dalle obbligazioni e dalle azioni quotate a Piazza Affari e dai titoli detenuti nel nostro Paese dalla Banca d’Italia e dagli investitori esteri. I calcoli sono del sociologo Luca Ricolfi della Fondazione David Hume e sono riportati sul Sole24Ore. Le tensioni sui mercati finanziari e la crescita dello spread Btp/Bund sono dunque costati cari alle famiglie e agli investitori italiani. Si tratta ovviamente di perdite virtuali, che possono essere annullate con un eventuale recupero delle piazze finanziarie.

Se si escludono le variazioni di prezzo dei titoli detenuti da Bankitalia e dagli investitori esteri, i miliardi bruciati sul mercato sono circa 198. Nei suoi calcoli, Ricolfi ha scorporato i dati tra due periodi diversi. Nell’arco temporale successivo alle elezioni che va dal 4 marzo al 31 maggio, le perdite virtuali per i risparmiatori e il sistema finanziario ammontano 91,2 miliardi. Nel periodo successivo all’insediamento del governo Conte, tra il 31 maggio e il 19 ottobre, i miliardi bruciati sono stati invece 106,8.

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