Manovra, si studia un altro salva-banche

Prima della partenza per l’India, il premier Giuseppe Conte, ha voluto fare il punto su banche e manovra, con il ministro dell’Economia, Giovanni Tria. La volontà è stata quella di delineare possibili scenari di intervento a sostegno degli istituti, nel caso l’allargarsi dello spread tra i titoli decennali italiani e tedeschi dovesse andare fuori controllo. L’eventuale intervento non comunque dovrà ripercorrere la strada della ricapitalizzazione pubblica seguita con il Monte dei Paschi di Siena o il modello utilizzato per il salvataggio della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca.

Come riporta Milano Finanza di oggi, l’ultima bozza della legge di bilancio quantificava in 525 miliardi l’anno fino al 2021 la dotazione del Fondo di risarcimento per i risparmiatori colpiti dai crac bancari degli ultimi anni. Potranno accedervi gli azioni della quattro banche poste in risoluzione (Etruria, Marche, CariChieti e CariFerrara) e delle due venete in liquidazione il cui «danno ingiusto» è stato riconosciuto da un giudice o dall’Arbitro per le controversie finanziarie della Consob. Il ristoro sarà pari al 30% dell’importo riconosciuto o liquidato nelle sentenze o pronunce, entro il limite massimo di 100 mila euro. I risparmiatori con un Isee entro i 35 mila euro avranno diritto a una corsia preferenziale. Anche per tale ragione la norma prevede 55 nuove assunzioni in Consob (per le quali sono state stanziati 4,5 milioni l’anno fino al 2023) delle quali si occuperà la nuova presidenza che sarà nominata da leghisti e grillini.

Infine altra novità: viene innalzato dal 5% all’8% dell’attivo patrimoniale la quota che le casse di previdenza possono destinare agli investimenti qualificati e quindi per sostenere la crescita delle imprese.

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