Manovra al fotofinish, si lavora per evitare aumento Iva

Il governo porrà entro domani la fiducia sul testo della manovra, che sbarca oggi all’esame della Camera. Il tempo stringe, anche perché l’ok definitivo deve arrivare entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio. Sul tavolo ci sono diverse questioni aperte: su tutte, il caso del raddoppio dell’Ires per il terzo settore. Su questa misura il governo, dopo il dietrofront ufficiale, ha promesso di intervenire il prima possibile. Probabilmente lo farà entro gennaio. Le opposizioni incalzano anche sull’obiettivo di dismissioni immobiliari del governo, che punta a incassare 950 milioni di euro nel 2019. Coperture che erano state trovate per correggere il deficit di bilancio ed evitare la procedura d’infrazione della Commissione europea.

Secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio, anche così la manovra rischia di non centrare gli obiettivi europei. Il ministro dell’economia, Giovanni Tria, sta già pensando a come reperire le risorse per evitare gli aumenti dell’Iva nel 2020 e 2021. E spera di essere aiutato da una crescita economica superiore alle attese. L’aumento dell’Iva salirà di 22 miliardi nel 2019 e di quasi 29 nel 2020. Un potenziale macigno che porterebbe con sé effetti recessivi sull’economia italiana.

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