Consulenti, 7 spunti per un 2019 social-mantra perfetto

Il 2018 è ormai alle spalle e con l’arrivo del nuovo anno, nel lavoro così come nella vita privata, è molto importante districarsi nella giungla dei social network con l’approccio corretto. Ecco qualche utile consiglio su misura dei professionisti di domani per non farsi cogliere impreparati.

1. Eliminare i profili inutili

Ordine, prima di tutto. Perché avere una vita social “piena” non significa necessariamente seguire più di mille persone. Fate una selezione dei profili veramente in linea con i vostri interessi professionali ed eliminate i profili superflui: ne guadagnerete in termini di credibilità anche con i vostri colleghi. 

2. Su Instagram vince la regola “less is more”

Il trend delle stories su Instagram non sembra diminuire, ma vediamo il loro lato positivo: sono divertenti, brevi e spesso raccontano meglio di un’immagine un determinato momento della tua vita. Anche in questo caso, però, la regola è “less is more”: dopo un’intensa giornata passata a dispensare consigli in materia di servizi d’investimento e operazioni di gestione capitali, chi avrebbe voglia di seguire un video di oltre 10 secondi sul tuo ultimo viaggio di lavoro? Qualità, ma soprattutto engagement (che nei social fa la differenza).

3. Non sottovalutate le conferme di lettura

Alcuni lo definiscono un approccio troppo “aggressivo”, ma attivare le conferme di lettura sui vostri profili Instagram o Linkedin può avere i suoi lati positivi. Pensate a un messaggio inviato al vostro datore di lavoro dove gli segnalate una notizia importante: è meglio sapere di essere stati letti che arrovellarsi nel dubbio. E se questo semplicissimo sistema è ormai abituale per la posta elettronica, perché non usufruire dei suoi benefici anche su Internet?

4. Attenti ai profili fake

Da tempo si è sviluppata sui social la tendenza di creare profili fake, ovvero fittizi, dove l’utente pubblica contenuti senza il timore di essere riconosciuto da parenti, amici e (soprattutto) colleghi. Ricordate sempre che, sebbene coperti da un nome falso, i profili social sono contenuti “open” che vi espongono all’opinione pubblica senza possibilità di rimediarvi una volta pubblicato un contenuto. E si sa, l’immagine che deciderete di dare al vostro identikit social a volte potrebbe fare la differenza in tema di scouting lavorativo.

5. Controllare chi ha guardato le vostre storie, un errore da evitare

In una sola parola, self-confidence. Che nel mondo professionale è la carta vincente per liberarvi dalla schiavitù dell’approvazione altrui. In che modo? Iniziare a smettere di controllare chi ha visualizzato le vostre stories può essere un ottimo punto di partenza. Certo, nella vostra professione sono i numeri a fare la differenza, ma non lasciatevi ingannare dalla febbre da social media.

6. Spegnete i social appena svegli (e prima di andare a letto)

Non c’è abitudine peggiore che visitare le proprie pagine Facebook, Twitter e Instagram non appena suona la sveglia. Che ne è stato del salutare momento running mattutina o dello yoga? Gli esperti coach motivazionale lo ripetono da sempre: al mattino, come la sera, prendetevi i vostri tempi. Almeno per ridurre l’insonnia. Avete mai sentito parlare della sindrome della Fomo? Si tratta della dipendenza da social network, che costringe le sue vittime a rimanere “connesse” in qualsiasi momento della giornata. 

7. Il mondo non è social-centrico

Vero: settori come il social media marketing rappresentano il futuro. Ma se non gestiti con la giusta misura possono sortire effetti molto negativi. Se le “vite” che plasmiamo sui social da un lato ci aiutano a raccogliere consensi, dall’altro ci spingono spesso a giudicare in maniera troppo frettolosa le persone con cui condividiamo il tempo. Un collega con gusti musicali diversi dai nostri, un boss con idee politiche contraddittorie: il rischio di venire abbagliati dalla forte esposizione dei social è fin troppo facile. 

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