Dopo la scure di Banca d’Italia e Fondo monetario internazionale, le stime del pil italiano potrebbero essere ritoccate al ribasso anche dalla Commissione europea. I motivi di questo timore risiedono nelle dichiarazione del commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, che ieri ha detto che l’esecutivo comunitario è “pronto a rivedere le proprie stime di crescita dell’Italia e dei Paesi Ue”. Al momento, l’Ue prevede per l’Italia una crescita per il 2019 all’1%. Un pil più basso, vuole dire un deficit più alto. Pertanto la Commissione potrebbe chiedere all’Italia una manovra correttiva. Ipotesi che non è presa in considerazione dal governo gialloverde. Con il rischio di un nuovo scontro sui conti con la Commissione.