L’Esma interviene per disinnescare la bomba dei derivati, che rischiava di esplodere nel caso di una Brexit senza accordo con l’Unione europea. A quanto si apprende da Il Sole 24 Ore, l’autorità europea, omologa della Consob italiana, ha infatti dato il via libera al riconoscimento di tre Controparti centrali inglesi: LCH Limited, Ice Clear Europe e LME Clear Limited. Con questo provvedimento, potranno dunque continuare a operare sui derivati con le banche dell’Unione Europea. Il ruolo di queste controparti, che si mettono in mezzo a due contraenti, è cresciuto molto dopo il crack di Lehman Brothers. Basti pensare che, a oggi, la sola Ice Clear, una delle tre controparti britanniche autorizzate, ha posizioni su credit default swap per 1.600 miliardi di dollari.