Banche, cura dimagrante a base di esuberi

La rottamazione degli sportelli in un’ottica di un taglio dei costi non lascia tranquilli i lavoratori delle banche italiane. A quanto riporta La Stampa, in base ai piani industriali in atto sono previsti 26.466 esuberi. Di cui 15.634 sono avvenuti e 10.832 restano da realizzare entro il 2023. Le ultime ad accodarsi sono state Banca popolare per l’Emilia Romagna, che nel suo piano presentato ieri prevede 1.700 tagli e Banca Carige, che l’altro ieri ha parlato di 1.250 esuberi. A questi numeri si aggiungono altri 7.882 sforbiciate che riguardano Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Ubi Banca, Bnp Paribas, Monte dei Paschi di Siena e Crédit Agricole Cariparma. Complessivamente, negli ultimi 10 anni nel settore bancario italiano ci sono stati 40 mila esuberi, meno rispetto al resto d’Europa. E finora, sono stati gestiti principalmente attraverso uscite volontarie, prepensionamenti e pensionamenti.

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