Mifid 2, continua lo scontro sulla trasparenza

In base a uno studio dell’Esma, citato dal quotidiano La Stampa, solo il 30% degli italiani ha una comprensione della normativa Mifid 2 tale da fargli capire quali siano i suoi diritti e come è possibile esercitarli. Un dato che colpisce, mentre nel frattempo sullo sfondo continuano gli scontri sulla normativa europea, che impone la trasparenza su costi e funzionamento dei prodotti finanziari. Da una parte ci sono le associazioni degli intermediari finanziari, come Assosim, Assoreti, Abi e Assogestioni che chiedono chiarimenti su come redigere i nuovi rendiconti e un eventuale rinvio dell’applicazione della normativa, dall’altra ci sono Esma e Consob. Con quest’ultima che la scorsa settimana ha richiamato gli intermediari all’osservanza sulla normativa vigente che, in teoria, avrebbe dovuto essere applicata a partire dal 3 gennaio 2017. Dopo i tanti ritardi però, salvo colpi di scena, il prossimo 31 marzo sarà il termine ultimo per mandare i nuovi rendiconti ai clienti.

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