Nuovi Pir e Eltif, il governo sfida il Mef

Torna sotto i riflettori il nodo dei nuovi Pir. MF – Milano Finanza riporta che la bozza di decreto legge sulla Crescita prodotta dal Mef il primo pomeriggio del 27 marzo depotenzia in maniera sensibile questi strumenti. Una norma Pir 2 a gradini, che parte con un obbligo per i fondi comuni di investire in pmi e venture capital un iniziale 0,71% nel 2019, percentuale che salirebbe al 2,14% nel 2020 e al 5% nel 2021.

Ma il testo troverà i voti contrari del governo, sia fronte Lega sia M5S, quando sarà discusso, forse anche oggi pomeriggio o all’inizio della prossima settimana. I decreti attuativi scritti dalla maggioranza prevedono infatti ben altro: l’obbligo dei fondi di nuova costituzione di investire il 3,5% della raccolta in pmi (quotate e non) e il 3,5% nel venture capital. I decreti attuativi sui Pir2, dopo il vaglio del ministero dello sviluppo economico, sono approdati, dopo una serie di revisioni, a metà marzo al Mef e qui sta lavorando un’equipe di esperti. E questo è uno dei due interventi del governo sulle pmi. L’altro, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, è contenuto nel decreto crescita e riguarda la defiscalizzazione degli Eltif, fondi chiusi di nuova generazione che investono in pmi anche non quotate per un minimo di cinque anni. In questo caso l’incentivo sarebbe una detrazione del 30% di quanto investito. La specifica fiscale verrà messa a punto in un secondo momento attraverso un emendamento parlamentare.

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