Decreto crescita, è scontro sui rimborsi ai risparmiatori

La soluzione al problema dei rimborsi ai risparmiatori vittime di crisi bancarie entrerà nel ‘decreto crescita’, atteso giovedì 4 aprile in consiglio dei ministri. Il testo dovrebbe difatti contenere i correttivi necessari per l’avvio della procedura di indennizzo concordata con la commissione Ue. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, sembra esserci l’intesa per tre correttivi su quattro, mentre per i cosiddetti “rimborsi automatici” non è ancora detta l’ultima parola. Mentre da un lato i tecnici del Ministero dell’Economia propongono una norma sul rimborso diretto limitato a chi ha redditi sotto i 35mila euro e un patrimonio mobiliare fino a 100mila, i Cinque Stelle sostengono invece la necessità di provvedere ad indennizzi indifferenziati per gli oltre 200mila risparmiatori interessati.

Oltre alla questione Pir, il tema dedicato ai risparmiatori permane al centro dei dibattiti nel governo in attesa del consiglio dei ministri di domani. Anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dice di stare “per perdere la pazienza, come i risparmiatori”.

Nell’intesa conseguita con l’Antitrust si prevede infatti che i membri della commissione tecnica, oltre ad assicurare i requisiti di indipendenza, competenza, onorabilità e probità, dovranno anche compiere delle verifiche diversificate in base alla “tipologia” dei risparmiatori. Questi ultimi dovranno quindi presentare tutta la documentazione necessaria per delineare la loro posizione; passo non necessario invece se si raggiungerà l’accordo per il meccanismo automatico.

La scelta definitiva dovrebbe essere presa domani in consiglio dei ministri.

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