Il deal prevede la possibilità per la banca di Piazzetta Cuccia di aumentare nei prossimi anni la propria partecipazione in Messier Maris, che è la terza società di advisory con circa 60 milioni di advisory fee, dopo Rothschild (circa 200 milioni) e Lazard (120 milioni) e nel 2018 ha seguito operazioni fra cui la vendita, assieme a Goldman Sachs, dei giochi Dobble (Asmodée) per 1,2 miliardi di euro, la vendita del gestore Idinvest e dei suoi 8 miliardi di euro di attività a Eurazeo e ha affiancato lo stato francese nel passaggio di Areva a Edf.
Nell’operazione Mediobanca è affiancata da CastaldiPartners, con un team formato da Enrico Castaldi (e Lisa Julien), e da Clifford Chance con Alberta Figari e Jacopo Garonna. Messier Maris è stata invece assistita da Cleary Gottlieb con il team francese composto da Pierre-Yves Chabert e Jeanne Theuret. L’alleanza tra Mediobanca e Messier Maris, ha previsto Equita, avrà un impatto sul CET1 della banca italiana di circa 30 punti base. Per Mediobanca l’acquisizione è più che strategica. Il gruppo copre già tutto il bacino del Mediterraneo, tra cui Portogallo, Spagna e Grecia, oltre all’Italia, e in questo modo riuscirebbe ad accelerare e consolidare la presenza nel mercato della consulenza corporate francese. E in Italia Mediobanca guarda con interesse anche a Kairos, messa in vendita da Julius Baer.
“L’acquisizione di MMA – ha detto Nagel – è un innesto formidabile per il gruppo che rafforza il circolo virtuoso del nostro modello di business. Siamo tutti molto felici di accogliere nel nostro gruppo Jean Marie Messier e Erik Maris che hanno un marchio unico e una grande capacità di assistere i propri clienti nelle transazioni più complesse e sofisticate”.