Riparte la corsa dello spread

Liberazione sì, ma di certo non dai timori dello spread. Lo scorso 25 aprile il differenziale in giornata si è allargato infatti verso i 270 punti base, toccando i massimi degli ultimi due mesi, per poi chiudere a quota 269 punti. A pesare sul differenziale tra Btp e Bund c’è sicuramente il clima di incertezza politica del Paese.

A tal prosegue la frizione tra gli alleati di governo, Lega e 5 Stelle. Il vicepremier, Luigi Di Maio, è convinto che il premier, Giuseppe Conte, interverrà e costringerà il sottosegretario Siri alle dimissioni. “Il governo è uno e c’è un contratto. Non si è rotto nulla, per noi va avanti. Vogliamo fare tante cose e in squadra. Mi auguro valga lo stesso per la Lega. Sapevo che non sarebbe stato semplice. Non mi delude la Lega, mi impensierisce quando evoca crisi di governo irresponsabili”, ha affermato Di Maio in un’intervista, dicendo di fidarsi ancora dell’alleato Salvini: “Di lui sì, meno di chi gli sta intorno”.

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