In un’intervista al Sole 24 Ore il ministro dell’Economia
Giovanni Tria fa il punto sulla situazione all’indomani delle problematiche previsioni di primavera da Bruxelles: “
Il debito italiano è sostanzialmente stabilizzato da anni, con oscillazioni minime. Non mi aspetto da Bruxelles la richiesta di una manovra correttiva che non è arrivata finora, ma gli obiettivi del Def su deficit e debito sono confermati. La riforma fiscale non si può fare a deficit perché per misure strutturali servono coperture altrettanto strutturali”.
Tria, che allo stesso tempo invita a non drammatizzare il confronto sia con Bruxelles sia sul fronte interno, con Lega e Cinque Stelle, ha affermato inoltre che le differenze sul debito e sui livelli 2020 nascono dal fatto che i calcoli Ue “non considerano impegni che sono già inseriti nella legislazione italiana, e che confermo”. Tra questi impegni, infatti, ci sono i 23,1 miliardi di aumento Iva, sostituibile con tagli di spesa equivalenti, e i 18 miliardi di privatizzazioni.