WisdomTree, il 2020 ha l’oro in bocca

Tra turbolenze sui mercati e timori da fine ciclo economico, quale sarà il futuro dell’oro? Per Massimo Siano (nella foto), co-head of southern Europe di WisdomTree, ci sono diversi scenari possibili. Per il primo trimestre del 2020 le previsioni conservative parlano di un valore per il metallo giallo intorno ai 1.385 dollari l’oncia (dai 1.290 di fine marzo 2019). “Riteniamo che i rischi per l’oro tendano verso l’alto poiché è probabile che le istituzioni monetarie abbiano raggiunto la fine dei cicli d’irrigidimento”.  Nelle aspettative di WisdomTree, “le banche centrali saranno sotto pressione per ridefinire gli strumenti quando si tratterà di allentare la politica monetaria la prossima volta. Tali esperimenti saranno presumibilmente positivi per l’andamento dell’oro”.

Tutto il mondo, del resto, sembra delinearsi su una strategia attendista, in attesa di sapere come finiranno le dispute commerciali tra Stati Uniti e Cina, quale sarà il comportamento della Fed americana e se l’economia cinese riuscirà o meno a consolidare una ripresa (che si rifletterebbe anche sul consumo di greggio). Lo scenario di Siano, tuttavia, si basa su alcune considerazioni principali: “la fine del ciclo dei tassi è già stata prezzata nei rendimenti dei Treasury, l’apprezzamento del dollaro è in frenata, l’inflazione è attesa in ripresa ed è in corso un posizionamento speculativo in un quadro attendista”.

WisdomTree propone, inoltre, altri due scenari alternativi per il metallo giallo. Nel caso in cui la Fed decidesse per alzare i tassi di interesse, nonostante l’inflazione contenuta, aumenterebbe il rendimento dei titoli obbligazionari e il dollaro finirebbe per apprezzarsi “mentre i differenziali dei tassi d’interesse tra gli Usa e gli altri Paesi di amplierebbero”. In questo scenario, l‘oro scenderebbe nel primo trimestre 2020 a una valutazione di 1.195 dollari l’oncia.

Vi è tuttavia anche un’ipotesi rialzista: la Fed, infatti, potrebbe allentare la politica monetaria, facendo scendere il rendimento dei Treasury e il biglietto verde si deprezzerebbe. Se tutto questo si avverasse, la valutazione dell’oro potrebbe schizzare a 1.557 dollari l’oncia. “In tale scenario”, scrive Siano, “aumenteremmo le posizioni speculative nei future sull’oro a 200 mila contratti lunghi netti, più o meno sui livelli raggiunti l’anno scorso di questi tempi”.

 

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