Spread infuocato, Tria pompiere

Giornata infuocata ieri per lo spread, con il differenziale che è volato ai massimi da dicembre a 291,7 punti base, chiudendo poi sotto la soglia dei 290. Secondo gli analisti, il balzo dipende dalla minaccia di Salvini di sfondare il tetto del 3% del deficit. “Il nervosismo dei mercati è comprensibile alla vigilia delle europee, ma ingiustificato perché gli obiettivi di finanza pubblica del governo sono quelli del Def”, ha affermato il ministro dell’Economia Giovanni Tria, cercando di calmare le acque dei mercati.

Intanto notizie un po’ più rassicuranti provengono dal fronte macro.  Ad aprile l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell’1,1% su base annua (era +1% a marzo), confermando la stima preliminare. Lo ha comunicato nella giornata di oggi l’Istat.

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